lunedì 26 settembre 2011

Dentro l'occhio di un ciclone

Un giorno capitò che Mària e Ludo fossero a casa, indecise sul da farsi.

"Che si fa?" diceva Ludo.
"Non ne ho idea!" rispondeva Mària.

Improvvisamente un IPod flagrò in mezzo al tavolo.
Fortuna volle che a qualche centimetro di distanza stavano delle casse.
Fu allora chiaro il messaggio: era ora di volteggiare a suon di musica.

"Metti al massimo!" urlava Mària, e Ludo diligente rispettava la richiesta.

Fu così che un triste pomeriggio si trasformò in un turbinio di movimenti e piroette.
Mària e Ludo sembravano possedute da una forza indistinta, alla quale era impossibile resistere.

Erano dentro all'occhio di un ciclone: si aggiravano vorticosamente per la stanza, con nessuna possibilità di fermata.


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